LA REDAZIONE RDES
AUGURA BUONA PASQUA
A TUTTI I LETTORI
In questo numero:
• PRIMO PIANO
• PUBBLICAZIONI
• EVENTI
PRIMO PIANO
VIII EDIZIONE
15 APRILE 2025
Pubblichiamo l’ottava edizione della Guida sul Safeguarding nello Sport, un riferimento aggiornato per chi, a vari livelli, è impegnato nella tutela dell’integrità fisica e psicologica di chi pratica sport, in particolare dei soggetti più vulnerabili.
Frutto di un lavoro comparato e multidisciplinare, la Guida si rivolge a Federazioni, Enti, Associazioni e Società Sportive, ma anche a Safeguarding Officers e Responsabili contro gli abusi. L’ottava edizione 2025 si arricchisce di contenuti nuovi e rilevanti:
- Un’analisi della prima giurisprudenza sportiva in materia di safeguarding,
- Modelli pratici per l’attuazione di politiche efficaci in materia di valutazione dei rischi e reporting.
- Una ricerca sul campo, con 50 Responsabili che raccontano, attraverso un questionario, il livello attuale di consapevolezza, formazione e criticità nelle realtà sportive italiane,
- Una sezione dedicata agli e-sport.
Oltre agli aspetti normativi e organizzativi, la Guida propone una riflessione culturale: il Safeguarding deve essere concepito non solo come adempimento giuridico, ma come valore etico e principio guida dell’intera esperienza sportiva.
Il documento continuerà a essere aggiornato e arricchito grazie al confronto con chi lavora sul campo. Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito a questa edizione e a chi vorrà condividere le proprie esperienze e offrire nuove idee per le prossime.
Stefano Bastianon - Michele Colucci
“20 anni di diritto, economia e passione per lo sport”
Giornata celebrativa della Rivista di Diritto ed Economia dello Sport
Napoli, 21 novembre 2025
La Rivista di Diritto ed Economia dello Sport compie 20 anni: appuntamento a Napoli il 21 novembre per celebrare insieme un traguardo speciale
Nel 2025 la Rivista di Diritto ed Economia dello Sport festeggia il suo ventesimo anniversario: un percorso iniziato nel 2005 con l’ambizione di offrire uno spazio di confronto, ricerca e approfondimento giuridico-economico sul fenomeno sportivo, e che oggi rappresenta un punto di riferimento per studiosi, operatori e appassionati del settore in Italia e all’estero.
Per celebrare insieme questo importante traguardo, invitiamo con grande piacere redattori, autori e lettori della Rivista a partecipare all’evento organizzato insieme allo Sports Law and Policy Centre che si terrà a Napoli, il 21 novembre 2025.
Sarà un’occasione per ritrovarsi, condividere idee e visioni sul futuro della Rivista e del diritto e dell’economia sportiva, ma soprattutto per rendere omaggio, insieme, a vent’anni di impegno, passione e confronto scientifico.
Seguiranno a breve il programma dettagliato e le modalità di partecipazione.
Vi aspettiamo!
La Direzione della Rivista di Diritto ed Economia dello Sport
PUBBLICAZIONI
RDES 2025
L’ECLISSI DELL’AUTONOMIA DEL SISTEMA SPORTIVO:
TENSIONI TRA GERARCHIA DELLE FONTI E CENTRALITÀ
DELLE FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI
RICONOSCIUTE DAL CONI
di Gabriele Toscano
Professore a contratto nel settore GIUR-01/A (Diritto privato) presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Siena. È altresì docente esperto presso la Scuola dello Sport del CONI. Ha conseguito il titolo di Dottore internazionale di ricerca in Diritto dei consumi nell’Università di Perugia ed in Diritto privato nell’Università di Salamanca, nell’ambito del programma congiunto tra i due atenei. Membro di varie Associazioni italiane e straniere nonché della Direzione della Rivista di Diritto ed Economia dello Sport.
Abstract
This essay analyses the principle of autonomy of the Italian sports system,
retracing its genesis and outlining its conceptual contours. The merit of such autonomy
is highlighted, intrinsically linked to the specificity of the sports phenomenon,
underlining at the same time its necessary coexistence and respect for the hierarchy of
state and regional regulatory sources. The paper places particular emphasis on the
centrality of the National Sports Federations (FSN) recognised by CONI, as the only
bodies authorised to govern individual sports disciplines on the national territory.
Finally, the inadmissibility and harmfulness of the creation of unrecognised parallel
bodies, capable of generating disorder, legal uncertainty and compromising the regular
organisation and credibility of competitions, is argued. The paper emphasizes the
fundamental importance of the generally and historically recognised federal sport
governing organizations for the stability and effectiveness of the Italian sports movement.
Il presente saggio analizza il principio di autonomia del sistema sportivo
italiano, ripercorrendone la genesi e delineandone i contorni concettuali. Si evidenzia
il fondamento di tale autonomia, intrinsecamente legata alla specificità del
fenomeno sportivo, sottolineando al contempo la sua necessaria coesistenza con e la
subordinazione alle fonti normative statali e regionali. L’elaborato pone particolare
enfasi sulla centralità delle Federazioni Sportive Nazionali (FSN) riconosciute dal
CONI, quali unici organi legittimati al governo delle singole discipline sportive sul
territorio nazionale. Si argomenta, infine, l’inammissibilità e la dannosità della
creazione di enti paralleli non riconosciuti, capaci di generare disordine, incertezza
giuridica e pregiudicare la regolare organizzazione e la credibilità delle competizioni.
La disamina mira a ribadire la fondamentale importanza del sistema federale
riconosciuto per la stabilità e l’efficacia dell’intero movimento sportivo italiano.
Keywords
Sports autonomy – Sports federations – CONI – Hierarchy of sources – Sports system.
Autonomia sportiva – Federazioni sportive – CONI – Gerarchia delle fonti – Ordinamento sportivo.
Table of Content - Sommario
ARTICLE 6(1) ECHR AND INTERNATIONAL SPORTS ARBITRATION:
BETWEEN (CERTAIN) BOUNDARIES AND (YET UNCERTAIN) CONSEQUENCES
by Saverio Paolo Spera
AVAILABLE IN OPEN ACCESS
Saverio Paolo Spera is an Italian qualified attorney-at-law. He holds a degree in law from the university of Rome ‘La Sapienza’ and an LL.M in International Business Law from King’s College London. He has practiced civil and employment law in Italy for several years and worked at the Asser International Sports Law Centre in the Hague, carrying out research in the field of international sports arbitration, before joining FIFA in 2017. Until May 2024, he was a senior legal counsel within the Litigation Department, representing FIFA before the Court of Arbitration for Sport in more than 150 proceedings. In the spring of 2024, he has co-founded SP.IN Law, a Zurich based international sports law firm.
He regularly publishes articles on issues related to sports law and lectures in international sports law programmes.
Abstract
In the years following the Mutu-Pechstein judgment of the European Court of Human Rights (ECtHR), practitioners in the field of sports law might have noticed a significant increase in the reliance that parties have made on the provisions of the European Convention on Human Rights (ECHR) in their submissions before sports dispute resolution bodies. In particular, a complaint about alleged violations of their right to a fair trial protected by Article 6(1) ECHR has been often brought up in that context. While it is no longer doubted that this provision binds CAS panels in the adjudication of appeals brought before their attention, there is still some degree of approximation regarding the boundaries within which Article 6(1) ECHR finds room for application in the context of international sports arbitration. This paper aims at shedding some light on this and on the (yet uncertain) consequences of a misapplication of the rule in question.
Negli anni che hanno seguito la sentenza Mutu-Pechstein della Corte europea dei Diritti dell'Uomo, gli operatori del diritto sportivo potrebbero aver notato un aumento significativo del ricorso alle disposizioni della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU) da parte delle parti nei loro ricorsi agli organi di risoluzione delle controversie sportive. In particolare, in questo contesto è stata spesso sollevata una denuncia per presunte violazioni del diritto a un processo equo tutelato dall'articolo 6(1) della CEDU. Sebbene non vi siano più dubbi sul fatto che questa disposizione vincoli le formazioni arbitrali del TAS nel giudicare gli appelli sottoposti alla loro attenzione, vi è ancora un certo grado di approssimazione riguardo i confini entro i quali l'articolo 6(1) CEDU trova spazio di applicazione nel contesto dell'arbitrato sportivo internazionale. Il presente contributo intende fare luce su questo aspetto e sulle conseguenze (ancora incerte) di una errata applicazione della norma in questione.
Keywords
ECHR – International sports arbitration – Independent and impartial tribunal – Civil rights and obligations – Adversarial proceedings – Equality of arms – Public hearing – Sports Governing Bodies – Court of Arbitration for Sport – Swiss Federal Tribunal – Swiss public policy.
CEDU – Arbitrato internazionale sportivo – Tribunale indipendente e imparziale – Diritti e doveri di carattere civile – Procedimenti in contraddittorio – Parità di armi – Udienza pubblica – Organi di governo dello sport – Tribunale arbitrale dello sport – Tribunale federale svizzero – Ordine pubblico.
EVENTI